EGING ALLE SEPPIE

Ciao a tuttiiii
Oggi volevo portarvi un po' nel mio mondo, raccontandovi un po' di piccole esperienze unite con il socio Walter del Pio Pio Eging Team 🤩🌊.

Ci tengo a ricordarvi che quello che leggerete sarà un reportage delle nostre esperienze, appassionati di questa disciplina come voi.

Iniziamo parlando delle tanto amate SEPPIE, sono presenti dappertutto nelle coste italiane, è una preda tutto sommato abbastanza semplice da ingannare, almeno quando è presente in quantità ed è in un momento di forte attività, la cosa si complica non poco quando sono poche e magari poco attive, come fare per invogliarle ad attaccare i nostri egi?...
Allora iniziamo con il comprendere che la seppia va cercata sul fondo, ma quale tipo di fondo? Vanno bene un po’ tutti, sabbiosi, misti sassi o scogli, rocciosi, con posidonia a macchie ecc, essa predilige un tipo di caccia in semi appostamento, se ne starà buona sul fondo sfruttando la sua magica capacità mimetica in attesa o in lenta perlustrazione aspettando che qualche preda arrivi a tiro, il suo cibo preferito sono crostacei e pesci di fondo, queste prede sono quelle che cercheremo di imitare nelle forme e nei movimenti.
La tecnica specifica sarà: lancio, attesa che l’egi arrivi sul fondo, recupero lento di 50 cm, qualche jercata leggera, attesa qualche secondo, recupero, jercate, attesa e via così, l’imitazione sarà quella di un pesciolino di fondo tipo il ghiozzo o un crostaceo come scampo, gambero ecc, se gli passerete abbastanza vicino non tarderà ad attaccare il nostro egi, bene, come fare a capire che la seppia ha attaccato? Qualche volta la si avverte proprio, soprattutto se attacca nel momento in cui stiamo recuperando ma, la maggior parte delle volte sentiremo solo un “peso” attaccato alla lenza, in quel momento comunque è fondamentale la ferrata, va data! E anche abbastanza energica, la seppia molto spesso attacca l’egi sulla testa, a volte sul corpo, la ferrata serve a far sì che scivoli sui cestelli dell’egi e che gli stessi si conficchino a fondo nei tentacoli, altrimenti ad un certo punto durante il recupero mollerà la presa lasciandovi a bocca asciutta... oltretutto i tentacoli della seppia sono abbastanza coriacei quindi ferrate ferrate ferrate... per recuperarla andate lenti e costanti, se siete in spiaggia trascinatela tranquillamente a riva se siete sugli scogli, ed è magari una bella ciabattona usate il guadino...
I periodi e gli orari giusti saranno molto variabili a seconda della zona d’Italia, generalmente primavera ed autunno sono i periodi migliori, per quanto riguarda gli orari potremmo dire alba e tramonto, ma le variabili sono inevitabili, in molti posti meglio giorno pieno in altri notte fonda, sta a voi cercare di capire negli spot che frequentate quali sono le abitudini. 
Alla prossima un abbraccio Ale🌊🎣💪🐙🦑😘

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