PESCARE A EGING

PESCARE A  EGING

 


 Buonasera Amici..

Di seguito trovere qualche consiglio su cosa e come approcciarsi all'eging, un piccolo articoletto fatto insieme all'amico Walter Bianchet, grande appassionato di eging e collaboratore nel mio gruppo Facebook " Eging .. la magia dei cefalopodi"

Ovviamente ricordo che ciò che andrete a leggere è solo un reportage delle esperienze di appassionati della pesca e di questa disciplina stupenda..
Oggi andremo a trattare l’attrezzatura necessaria per iniziare a pescare ad eging.
 
CANNA
 
In commercio oramai ci sono una miriade di canne dedicate e improntate per la pesca ai cefalopodi, a tutti i prezzi, con diverse tipologie di struttura, azione, e lunghezza.
La scelta della canna sicuramente varia dagli spot che frequentate, se pensate di insidiare prevalente seppie o calamari o entrambi.
Generalmente per ricercare i calamari, si andrà a scegliere una canna tendenzialmente più morbida e pastosa per ammortizzare meglio le sifonate durante la fuga evitando di strapparli, mentre per le seppie l’azione preferibilmente sarà un pelo più robusta, più fast e scattante, favorendo di conseguenza la ferrata; il calcio (la parte compresa tra la placca porta mulinello ed il tappo) sarà piuttosto corto per facilitarci nel tipo di azione specifica che è la jerkata .
La lunghezza delle canne varia dagli 8” agli 8,9”(le misure sono in piedi, le troverete serigrafate sulle canne così come l’azione e il range di potenza) da spiaggia la 8”/8,3”vi faciliterà rispetto ad una più lunga, invece da scogliera 8,3”/8,6”/8,9” sarà preferibile per evitare di incagliare sugli scogli sotto ai piedi e facilitare così recuperi e lanci.
Se eventualmente volete provare l’eging senza acquistare subito ed alla cieca una canna dedicata ma avete una canna da spinning leggero potete adattarla, poi, se vi appassionerete alla tecnica, un attrezzo specifico vi farà acquisire un maggior divertimento e piacere nell’utilizzo.
 
MULINELLO, IMBOBINAMENTO E FINALE
 
Per la scelta del mulo invece consigliamo di ricadere su un 2500 o un 3000 a recupero medio/lento.
Spesso ancora oggi si sente dire o chiedere “usare o no il trecciato?” diciamo che l’uso del trecciato ha molteplici benefici a pro nostro perché:
1 Permette una maggiore gittata con l’artificiale.
2 Ci permette una maggiore sensibilità in pesca, avendo un maggior contatto con l’artificiale non avendo l’elasticità del nylon.
3 A parità diametro ha un carico di rottura molto più elevato.
Unico problema... la treccia resiste poco all’abrasione determinata da scogli e detriti quindi andrà utilizzato un terminale che ovvi al “problema".
Quindi ci viene da chiedere perché non usarlo?
i diamentri e tipologie ce ne sono davvero molti, e dipende anche qui dallo spot, se prevalentemente sabbioso o roccioso e dal carico di rottura delle varie case.
Su spot sabbiosi un buon compromesso è un trecciato dello 0,6 o 0.8 ad 8 capi con uno spezzone dai 50 ai 70 cm di fluorocarbon o nylon avente lo stesso carico di rottura o leggermente inferiore alla treccia in bobina.
Mentre su spot rocciosi in scogliera o misti dove abbiamo più possibilità di incagliare saliamo un po’ di diametro del trecciato come lo 0.8 o 0.10 e per il terminale stessa indicazione di cui sopra, va da se che più si pesca “grossi” meno gittata avranno i lanci quindi, andrà cercato il giusto compromesso sempre in base agli spot che frequentate abitualmente, con il tempo ed affinando la tecnica e là sensibilità poi, capirete facilmente quale sarà la forma più confortevole per la vostra indole personale in pesca.
Come fare per unire treccia e terminale?
I nodi più usati ed efficaci sono l’FG o il Tony Pena(trovate facilmente i tutorial sul come realizzarli sul tubo)
Per finire munitevi di classici snap da mettere a fine terminale per agganciare il nostro egi.
 

 
EGI 
 
Sugli egi potete sbizzarrirvi tra misure e colori, generalizzando non fatevi mancare mai un nero, un rosso, un verde, i colori natural che vanno a riprendere i colori appunto naturali presenti nel mare delle piccole prede che vanno a cacciare i nostri cefalopodi.
Le misure più usate sono da 2.5, 3.0 e 3.5; ma in commercio ce ne sono anche molto più piccole e molto più grandi.
Ma di questo argomento andremo ad affrontarlo successivamente con più cura. 
 
PS: un altrto accessorio indispensabile è un bel guadino, o un raffio!

Speriamo che possa esservi utile.. Alla prossima e a presto
Bacioni Ale

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